sabato 26 dicembre 2009

Mutua fascinazione


Mutua fascinazione

Pensa.
Pondera.
Distingui.

Ci sono persone che ti corteggiano e tu comprendi compiaciuto che hanno il vivo desiderio di vederti, l'Ego ringrazia.
E ci sono persone che sognano di vederti felice; a volte ti chiedi dove caspita siano finite proprio a motivo del fatto che hanno scelto di non assillarti riconoscendoti così lo status di homo sapiens e non quello di dama da compagnia.

Qualcuno ti vuole e basta.
E qualcuno si domanda innanzitutto se ti merita. Perché ha stima di te.

Alcuni si dimostrano accondiscendenti, sorgono in soccorso di ogni tuo bisogno e fugano con la loro istintiva energia qualsiasi disturbante dubbio ti metta di fronte a te stessa.
Altri maneggiano il dubbio come fosse uno scalpellino nelle mani dello scultore cosicché, dopo il confronto qualcosa è di te è stato rifinito ad arte, la perfezione, anche se nominalmente irraggiungibile, ti sembra almeno più vicina.

Vagliare i primi dai secondi fa la differenza tra sentirsi soli in mezzo a una folla o essere in compagnia, anche nel caso ti guardi intorno e ti accorgi che non c'è nessuno.
Tra l'essere felici e l'essere tristi.
Una risata divertita al posto di un sorriso cortese.

Io.
Io da solo non ci sarei mai arrivato, il mio carico non mi consente di volare.
Per fortuna che è atterrato vicino a me qualcuno più leggero, quell'insospettabile studente delle superiori la cui età è dettaglio fuorviante.
Non bisogna infatti essere vecchi per essere GRANDI.

lunedì 21 dicembre 2009

Il maggiordomo



"Una volta ho pensato di ritirarmi dalla mia posizione di maggiordomo.
'Mi serve un travestimento' aveva detto
e io pensai che fosse completamente impazzito per il dolore, soprattutto per le parole successive...
ma quando ho capito cosa voleva dire,
quando ho visto come si era arreso a un ideale...
come ha usato ogni prova, ogni dolore e ogni fallimento per fare di sé un uomo migliore...
cosa potevo fare se non piegarmi in umile ammirazione?

E tenere le sue ferite pulite e la sua uniforme stirata.
E mandarlo con la mia benedizione sulla sua strada.

Il nemico distoglierà lo sguardo per un istante soltanto, sottovalutandolo per una frazione di secondo di troppo.
E per quanto la notte sia oscura...
il Male non avrà luogo dove nascondersi."

Alfred Pennyworth

Batman - What the butler saw, 2009

giovedì 10 dicembre 2009

Le lettere della mia vita (B)


Da un manoscritto di Bernhard von Clairvaux

Non che sia particolarmente affezionato alla B, ma B mi ricorda tantissimo gli anni delle "superiori".

B non era né bella né brutta. Spregiudicata e senza il senso della misura. Non ricordo bene se fosse il primo o il secondo anno, ma ricordo benissimo che ero insieme a tutta la cricca dei miei amici alla stazione. Lei con quella di alcune fra le mie stesse compagne di classe.

Tuttora non capisco cosa l'abbia spinta a farlo, ma come colta da un improvviso e divertito stupore, mi ha gridato - potevi anche dirmelo di esserti preso una cotta per me, al posto di scrivere questa stupida lettera! - e mentre lo diceva, agitava un foglio che probabilmente riportava soltanto qualche abbozzo di equazione.

In sostanza, era un normalissimo scherzo; però mi sono vergognato tantissimo davanti ai miei amici.

Da allora, non ho mai scritto lettere d'amore.

Le altre lettere:
Lettera A