lunedì 29 gennaio 2007

Il Giorno della Memoria

Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31 luglio 2000 Art. 1.1.
La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

Sabato è stato "Il Giorno della memoria".
Questa celebrazione è stata istituita per legge dal Parlamento italiano il 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, per ricordare le vittime del nazismo.

Un attimo,
qualcuno forse ritiene che si debba rivolgere la propria attenzione solo a ciò che dà sensazioni positive, a ciò che non ferisce la sua coscienza e sensibilità.
Nessun discorso impegnato, mai esporsi; limitarsi a parlare soltanto di cose e persone, evitare accuratamente di esprimere idee e concetti.

Sveglia, belli addormentati.

Essere spensierati può essere comodo ma è un lusso, uno sfizio che non possiamo permetterci, almeno per ora.
Non dovremmo dimenticare infatti che tra le vittime di quell'indefinibile (malgrado i tentativi) periodo storico, vi furono molti uomini e donne, persone semplici ma di grande caratura umana e spirituale che non si piegarono (nonostante la forza opposta fosse spropositata) alla prepotenza e alla violenza nazionalsocialiste.

Dimenticarlo sarebbe una vergogna

Allora immaginiamolo

Immaginare è più che ricordare.

Immaginate per qualche istante che qualcuno vi trascini fuori da casa vostra, che vi separi dalla vostra famiglia, dai vostri amici.

Immaginate che qualcuno vi vomiti addosso il suo disprezzo dicendovi che non siete degni di esistere, o con tono caldo e rassicurante, che basterebbe la vostra firma su un modulo per riabbracciare la vostra famiglia e riacquistare la libertà, il rispetto della società.

Immaginate di rimanere tutta una notte in piedi e bagnati fradici in un cortile, sferzati da un vento freddo e pungente in mezzo a sconosciuti, alcuni dei quali sono così disperati che si lancerebbero volentieri contro il filo spinato elettrificato per togliersi la vita.

Immaginate, almeno per un istante di essere testimoni di Geova in Europa, non oggi alle prese con i saldi e le varie tempeste emotive, ma tra il 1933 e il 1945.

Ricordate anche ad altri che il "giorno della memoria" è soprattutto il giorno dell'immaginazione.

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