venerdì 26 ottobre 2007

Enrico Mattei


Enrico Mattei ad un raduno di partigiani

Enrico Mattei non aveva ancora quarant'anni quando fu nominato liquidatore dell'AGIP: doveva smantellare e vendere tutto ai privati. Era il 1945. Finita la guerra, lo Stato aveva solo perso un sacco di soldi con l'AGIP e con l'illusione fascista di poter ricavare energia dal sottosuolo italiano.

Ma Mattei ebbe un'intuizione geniale: scoprì che sotto terra c'era un sacco di metano, gas. Non soltanto non chiuse l'azienda. Anzi la fece crescere, la fuse con altre, la fece diventare ENI. Al punto di contribuire in modo decisivo ad un vero e proprio boom economico in Italia. Al punto, soprattutto, di pestare i piedi alle sette sorelle: le maggiori compagnie petrolifere americane a livello mondiale. Quelle - per intenderci - che forniscono i motivi reali per le guerre degli ultimi anni in Medio Oriente.

Enrico Mattei infatti voleva costruire oleodotti verso l'Italia e giacimenti petroliferi nel rispetto dello sviluppo paritario anche di quei paesi -- che invece allora come oggi vengono solo sfruttati.

Nel 1962, tornando dalla Sicilia a Milano, Mattei muore in un misterioso incidente aereo. Nessuno sa chi è stato; ma tutti sanno che non si è trattato di un semplice incidente.

Questo è il suo ultimo discorso.

Samuel

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