mercoledì 12 novembre 2008

Nobel per la pace a Cristina D'Avena


A guardare la TV per bambini di oggi sembra impossibile che vi sia stato spazio, un tempo, per cartoni animati capaci di trasferire messaggi significativi anche soltanto attraverso una semplice sigla musicale.

E' vero, manca l'urlo rivoluzionario di un cantante che si scaglia contro l'ingiustizia sociale. 
Nel videoclip non compaiono scene di cruda violenza a sfondo razziale.
Dopo la pubblicazione, nessuna conferenza stampa a favore dei diritti umani.

E' la semplice sigla di un cartone animato di cui nessuno ricorda più  neanche il titolo.
Forse ci si è dimenticati che si possono dire cose importanti anche senza  passare dagli sguardi imbronciati e seriosi di rockstar decadenti e politici di alto rango.
Sarebbe una bella cosa se il candore della semplicità scuotesse le coscienze molto più della quotidiana dose di atrocità che ci viene somministrata ogni giorno dai media.

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