Da un manoscritto di Bernhard von Clairvaux
Non che sia particolarmente affezionato alla B, ma B mi ricorda tantissimo gli anni delle "superiori".
B non era né bella né brutta. Spregiudicata e senza il senso della misura. Non ricordo bene se fosse il primo o il secondo anno, ma ricordo benissimo che ero insieme a tutta la cricca dei miei amici alla stazione. Lei con quella di alcune fra le mie stesse compagne di classe.
Tuttora non capisco cosa l'abbia spinta a farlo, ma come colta da un improvviso e divertito stupore, mi ha gridato - potevi anche dirmelo di esserti preso una cotta per me, al posto di scrivere questa stupida lettera! - e mentre lo diceva, agitava un foglio che probabilmente riportava soltanto qualche abbozzo di equazione.
In sostanza, era un normalissimo scherzo; però mi sono vergognato tantissimo davanti ai miei amici.
Da allora, non ho mai scritto lettere d'amore.
Le altre lettere:
Lettera A
giovedì 10 dicembre 2009
Le lettere della mia vita (B)
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