C'è stato un tempo in cui "la vita era più facile e si potevano mangiare anche le fragole(eeeeeee)". (cit)
Oggi è tutto un po' più difficile, più complesso.
Forse il concetto di Festa prevede che gli invitati si allietino condividendo spazi comuni e attività di volta in volta eseguite (almeno) dalla maggioranza dei festeggianti.
E' finita.
Questo modello poteva funzionare fino a una decina di anni fa.
Oggi ognuno di noi ha la possibilità, il tempo e i mezzi per coltivare interessi particolari, sensibilità e gusti del tutto peculiari.
E' sempre più difficile organizzare le serate come spaziosi contenitori nei quali riversare persone, temi, cibi e bevande a caso.
Diversamente da alcuni anni fa, quando la cultura era più omogenea e la stragrande maggioranza degli individui condivideva valori, abitudini e convinzioni similari; per esempio era del tutto naturale che a una festa gli invitati partecipassero agli immancabili balli di gruppo, momenti nei quali i ballerini parlavano tutti la stessa lingua del corpo, attimi nei quali una comunità si riconosceva nelle sue antiche tradizioni e atmosfere.
Oggi lavoriamo, andiamo a nuoto, giochiamo a calcetto, guardiamo film sudcoreani sottotitolati in gaelico antico (Samuel), ascoltiamo musica elettronica armena (sempre Samuel) e beviamo fermenti prebiotici con la massima naturalezza.
Chi si somiglia si piglia e noi assomigliamo sempre meno l'uno all'altro. Per (s)fortuna.
Festa, R.I.P.
1 commento:
"Festa, R.I.P." => "direttore della festa, R.I.P.". giusto?
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