lunedì 9 marzo 2009

Per sempre



Per sempre.
Ma non adesso.
Per sempre, chissà quando.
Ho smesso di chiedermi cosa accadrà domani.
Non cerco più di razionalizzare cosa è successo ieri.

E' nelle imponderabili pieghe del nostro Io sommerso che si celano le risposte più importanti sul nostro conto.
Nonostante la crisi economica, produrre quantità industriali di risposte è una delle occupazioni più diffuse al mondo.

Eppure esiste un'attività molto più remunerativa:
formulare domande, ricorrere agli interrogativi, ammettere l'ignoranza, riconoscere di non sapere.
Realizzare con stupore di non aver capito.
Le risposte non mancano: siamo nel bel mezzo di una spaventosa carestia di domande.
Impegnati in un'affannosa ricerca di riscontri rassicuranti non ci accorgiamo che nessuna risposta è soddisfacente quando è la domanda a essere sterile.
Il problema sono le domande.

Se la domanda è quella giusta, allora la risposta è soddisfacente.
Individuare con lucidità le domande.
Le risposte arriveranno. 
Verranno a cercarci.
Per lettera, attraverso un messaggio, sprigionandosi dalla luce di uno sguardo. 
Cominciando da adesso.
Per sempre.

Aggiornamento 19/03/2009:
"Colui che chiede è uno stupido per cinque minuti.
 Colui che non chiede è uno stolto per sempre." Proverbio cinese

1 commento:

Samuel ha detto...

Eros Ramazzotti, Andrea... Eros Ramazzotti... quanta amarezza.