martedì 28 novembre 2006

Tagliare la corda, l'unica cosa coraggiosa da fare


Carta dell'Iraq

Faccio una traduzione piuttosto libera di ciò che oggi ha scritto Michael Moore a proposito dell'Iraq. Vi prego di mandare suggerimenti o correzioni, se lo desiderate.


Amici,

A partire da ieri possiamo dire che siamo stati in Iraq più a lungo di quanto siamo stati impegnati nella Seconda Guerra Mondiale.

È giusto. Siamo riusciti a sconfiggere la Germania nazista, Mussolini e tutto l’impero giapponese in MENO tempo di quanto sia necessario all’unica superpotenza mondiale per rendere sicura la strada dall’aeroporto al centro di Baghdad.

E veramente QUESTO non l’abbiamo ancora fatto. Dopo 1.347 giorni, nello stesso tempo che abbiamo impiegato per attraversare il Nord Africa, ripulire le spiagge italiane, conquistare il Sud Pacifico, e liberare tutta l’Europa dell’Est, noi non riusciamo, dopo 3 anni e mezzo, a prendere anche soltanto una strada e proteggere i nostri da un ordigno fatto in casa, composto da due lattine e piazzato in una buca. Non stupisce che la tariffa di un taxi per andare dall’aeroporto a Baghdad adesso si aggira intorno ai 35.000 dollari per un viaggio di 25 minuti. E non include nemmeno un c..o di elmetto.

Questo totale fallimento è forse da imputare alle nostre truppe? Difficilmente. Perché nessuna quantità di truppe o di elicotteri o di democrazia sparata dalla canna di una pistola è mai partita per “vincere” la guerra in Iraq. È una guerra persa; persa perché non ha mai avuto il diritto di essere vinta; persa perché è stata iniziata da un uomo che non è mai stato in guerra, un uomo che si nasconde dietro agli altri mandati a combattere e morire.

Sentiamo ciò che dicono gli iracheni, stando ad una recente indagine condotta dall'Università del Meryland:

** 71% degli iracheni vuole che gli USA escano dall'Iraq

** 61% degli iracheni APPROVA gli attacchi alle truppe USA

Si, la stragrande maggioranza dei cittadini iracheni crede che i nostri soldati debbano essere uccisi! Quindi che diavolo stiamo facendo ancora lì?

Ci sono molti modi per liberare un paese. Solitamente i residenti di quel paese insorgono e si liberano da se'. Questo è ciò che abbiamo fatto noi. Si può anche fare mediante una nonviolenta disobbedienza civile di massa. Questo è ciò che ha fatto l'India. È possibile che il resto del mondo boicotti il regime, dandogli l'ostracismo, finché esso non sia costretto a capitolare. Questo è ciò che è successo in Sud Africa. Oppure, si può semplicemente aspettare che prima o poi le legioni del re se ne vadano (magari solo perché avevano troppo freddo). Questo è ciò che è successo in Canada.

L'unica cosa che proprio NON funziona è invadere un paese e dire alla gente -- "Siamo qui per liberarvi!" -- quando loro non hanno fatto NIENTE per liberarsi da soli. Dov'erano tutti i kamikaze quando Saddam li opprimeva? Dov'erano tutti gli insurrezionisti che piantamno bombe sul ciglio delle strade quando il conviglio del maledetto Saddam passava di là? Suppongo che il vecchio Saddam era un despota crduele -- ma non abbastanza crudele per migliaia di persone da rischiare la testa. "Oh No, Mike, loro non potevano farlo! Saddam li avrebbe uccisi!". Davvero? Pensate che il Re Giorgio non abbia ammazzato nessuno dei coloniali che insorgevano? Pensate che Patrick Henry o Tom Paine non avessero paura? Ma questo non li ha fermati. Quando decine di migliaia di persone non hanno voglia di versare il proprio sangue per cacciare un dittatore, questo dovrebbe essere il primo indizio per capire che essi non saranno partecipanti volenterosi quando decidete di liberarli al posto loro.

Un paese può AIUTARE altre persone a rimuovere un tiranno (che è quello che ha fatto la Francia per noi nella loro rivoluzione), ma dopo averli aiutati, se ne va. Immediatamente. La Francia non è rimasta a spiegarci come avrebbe dovuto essere il nostro governo. Non hanno detto "non ce ne andiamo perché vogliamo le vostre risorse naturali". Ci hanno lasciato con le nostre forze e ci sono voluti sei anni prima di avere un'elezione. E dopo abbiamo avuto una sanguinosa guerra civile. Questo è ciò che è successo, e la storia è piena di questi esempi. La Francia non ha detto "Oh, è meglio se rimaniamo in America, altrimenti si uccideranno a vicenda per ogni questione circa lo schiavismo!".

L'unico modo in cui una guerra di liberazione ha qualche possibilità di successo è se le persone oppresse che saranno liberate hanno dietro di se' dei padri fondatori -- un gruppo di Washingtons, Jeffersons, Franklins, Gandhis e Mandellas che li guida. Dove sono questi fari di libertà in Iraq? Questo fa ridere, ma non è stato uno scherzo fin dall'inizio. Si, lo scherzo era su di noi, ma con 655.000 iracheni morti come risultato della nostra invasione (fonte: Università Johns Hopkins), suppongo che lo scherzo crudele ora sia su di loro. Perlomeno sono stati liberati. Per sempre.

Michael Moore

(vedi l'articolo completo in inglese)

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