lunedì 27 luglio 2009

martedì 14 luglio 2009

Angoscia



Il sentimento dell'angoscia

Ora qualcuno mi potrà dire: ma perché alcuni sono presi dall'angoscia e altri no? Non è facile rispondere. Certo si può dire che forse c'è un problema di sensibilità, per il quale, per esempio, alcune persone non si fanno mai delle domande. Vivono tranquillamente una vita all'esterno, si accontentano di quello che succede e la loro vita scorre. Nessuno può biasimare questa modalità. Ma ci sono invece poi delle persone che si fanno delle domande. E siccome a queste domande non si può sempre rispondere, proprio la mancanza di risposte può generare l'angoscia. E allora l'angoscia diventa uno strumento significativo. Io punto molto su questi aspetti perché la persona sofferente crede di essere la persona più disgraziata del mondo: in realtà quella sofferenza diventa quella spina che è nel fianco oppure che è dietro la nuca e che ci impedisce di dormire e quindi ci spinge verso la conoscenza, ci spinge a capire cose che altrimenti non avremmo mai capito. Una persona angosciata, secondo il mio punto di vista ha un tipo di nobiltà che la persona che non conosce angoscia non ha mai avuto né potrà mai avere.
Questo tipo di nobiltà ha un prezzo molto alto. Io non potrei dire se vale la pena o non vale la pena di pagarlo però so che bisogna pagarlo. Anche perché poi, in fondo, le cose veramente importanti nella vita non vengono mai date con uno sconto, hanno sempre un prezzo.
E forse, noi che siamo angosciati, dovremmo anche essere pronti a pagarlo.

Aldo Carotenuto, piscoanalista


Will You Be There?

In our darkest hour
In my deepest despair
Will you still care?
Will you be there?
In my trials
And my tribulations
Through our doubts
And frustrations
In my violence
In my turbulence
Through my fear
And my confessions
In my anguish and my pain
Through my joy and my sorrow
In the promise of tomorrow
I'll never let you part
For you're always in my heart

Michael Jackson, artista


Sarai lì?

Nei nostri momenti più bui
Nella mia disperazione più profonda
Ti occuperai ancora di me?
Sarai lì?
Nelle mie prove
E le mie tribolazioni
Attraverso i nostri dubbi
E le frustrazioni
Nella mia violenza
Nella mia turbolenza
Attraverso la mia paura
E le mie confessioni
Nella mia angoscia e il mio dolore
Attraverso la mia gioia e il mio dispiacere
Nella promessa di domani
Non ti lascerò mai andar via
Perché sei sempre nel mio cuore




lunedì 6 luglio 2009

Gli intrattenitori




E' morto l'Intrattenitore.
Persino il suo funerale, oggi, sarà occasione per dare spettacolo.
Ora che è inerte e immobile sarà commemorato per aver ipnotizzato con i suoi movimenti milioni di persone.
Il suo non è stato un mero ballo, non si tratta di semplice danza, la sua è stata arte in movimento, espressività che esplode nel gesto atletico.
Non puoi solo apprezzare, sei costretto ad ammirare.
Trasmettere tutta quell'energia in modo così semplice e diretto richiede una dedizione totale al personaggio che si è costruito.

Il sospetto che è Michael Jackson abbia voluto intrattenere gli altri per distrarre se stesso.
Un po' come chi sfoggia un sorriso sempre e comunque
coloro che non ballano e non cantano ma che dal palcoscenco non scendono mai.