mercoledì 27 luglio 2011

Miranda warning




Un poliziotto tiene saldamente dal braccio una ragazza con i polsi stretti dietro la schiena da un doppio giro di nastro isolante . 'Presa, finalmente!' sembra stia pensando.
La ragazza non si dimena, non reagisce, sembra aver rinunciato alla sua frenetica corsa.
Si limita a osservare con un misto di timore e curiosità l'impeccabile uniforme di questo giovane dal risoluto contegno che le sta davanti.

Soli all'interno del complesso industriale abbandonato, grigio e isolato, spazzato periodicamente da folate di una brezza fredda e penetrante, i due rimangono sospesi nel silenzio.
Ma solo per per pochi secondi.

"E adesso stia molto attenta e mi guardi dritto negli occhi mentre le elenco i suoi diritti:

Lei ha il diritto di rimanere in silenzio.
Lei ha il diritto di essere trattata sempre con rispetto e dignità,
il diritto di avere ed esprimere un’opinione personale non necessariamente coincidente con quella altrui,
il diritto di essere ascoltata e presa sul serio quando esprime i suoi punti di vista e le sue opinioni,
il diritto di chiedere ciò che lei ritiene opportuno nel rispetto del reciproco diritto a rifiutare,
il diritto di dire no senza sentirsi in colpa sul piano personale,
il diritto di provare degli stati d’animo e di manifestarli in modo assertivo,
il diritto di commettere errori in buona fede,
il diritto di cambiare opinione e modo di pensare,
il diritto di non soddisfare sempre le aspettative altrui,
il diritto di dire “non capisco”,
il diritto di esprimere sinceramente il suo disinteresse verso iniziative di altri,
il diritto di decidere sulla propria responsabilità di risolvere problemi altrui,
il diritto di decidere cosa fare di tutto ciò che è di sua ed esclusiva pertinenza e che non lede i diritti altrui,
il diritto a perseguire e raggiungere i suoi obiettivi ed il suo successo superando gli altri,
il diritto di chiedere un chiarimento ed essere informata.

In sostanza, lei ha il dovere di trovare la felicità.
E qualcuno che le voglia bene, ma per davvero, aggiungo io."

Incredula, la ragazza assiste ora alla sua liberazione.
Una volta che anche il nastro che le impediva di esprimersi le viene delicatamente tolto dalla bocca, un caldo rossore inonda le sue guance ravvivandole l'espressione.
Ora anche i polsi sono liberi anche le mani acquisiscono nuovamente la loro normale sensibilità.

Ci è dato di conoscere soltanto un'ultimo passaggio di questa surreale narrazione:
"Bene signorina, ora mi spieghi chi è stato e per quale ragione lei, sottolineo lei, ha permesso che qualcuno la riducesse così."

Elenco dei diritti liberamente ispirato alla Carta dei Diritti Assertivi

martedì 19 luglio 2011

martedì 12 luglio 2011