venerdì 28 novembre 2008

Neve


Immagine tratta da www.lanphergallery.com

Il mattino prima dell'alba, nevica da ore ormai.
Uno strato bianco ammanta ogni cosa; smorza i rumori nascondendo imperfezioni e asperità.
Abbandonato su una panchina vi è uno di quei quotidiani leggeri e senza pretese, inzuppato e seminascosto dalla neve che continua a depositarvisi sopra senza sosta.
Nella notte, sfruttando lo spazio lasciato in bianco, qualcuno dalla calligrafia tremolante vi ha scritto per traverso con dell'inchiostro blu.
E poi l'ha abbandonato lì.

"Candidi fiocchi di neve
dal cielo cadono
silenziosi si adagiano
come ricordi nella mia mente attendono
che un tiepido sole invernale
li dissolva.
Mi dispiace tanto."

venerdì 21 novembre 2008

mercoledì 19 novembre 2008

Apologia delle belle ragazze



quando si parla di grazia... Nicole Kidman

grazia: sorta di fascino che emana da una persona o da una cosa, dovuta a un'armonica fusione di eleganza, semplicità e dolcezza
garzantilinguistica.it

Bella non è soltanto un aggettivo.
In passato era anche un nome comune di persona.
Il cavaliere rinascimentale poteva soccombere in un duello al quale aveva preso parte per difendere l’onore della sua “bella”.
Quindi, anche se bella non era, un tempo, qualsiasi donna innamorata veniva considerata “bella”.
Le cose sono cambiate.
I cavalieri sono morti tutti e una bella ragazza oggi sa di esserlo anche se non è innamorata.
Il fatto che una persona sia cosciente della propria bellezza non necessariamente è prova inconfutabile di presunzione, alterigia o immodestia.

E' necessario considerare che non sempre ma spesso, una bella ragazza è stata anche una bella bambina e, con buona probabilità, già dai primi anni della sua vita è stata abituata a ricevere lusinghe e adulazioni a costo zero.

Una formazione di questo tipo ha indotto la bimba in questione a considerare come metro per valutare sé stessa la qualità e la quantità di complimenti che riceveva. Ciò che conta era dare una buona impressione, una brutta figura sarebbe stata un’indicazione del proprio scarso valore, una vera e propria tragedia.
Era importante quindi fare molto e fare bene, non tanto per il proprio gusto, quanto per compiacere ancora maggiormente chi pensava che una bambina, la quale oltre a essere bella si fosse anche dimostrata brillante, sarebbe stata un qualcosa di meraviglioso.
Triste esito di una tale convincimento è lo sviluppo di una sicurezza interiore che poggia maldestramente sul livello di attenzioni che si riesce a ottenere di volta in volta: nelle varie circostanze in cui si verrà a trovare, quella bimba ora diventata ragazza più si sentirà insicura, di maggior intensità sarà il suo impegno nel conquistarsi la compiacenza altrui.

Diventa così meno complicato agli osservatori senza pregiudizi intuire le ragioni di una certa ruffianeria che caratterizza il comportamento di buona parte delle belle ragazze.
Non è altresì raro che come reazione a questi atteggiamenti, le altre ragazze le emarginino soprattutto in occasioni che prevedono contesti sociali misti.
L’isolamento risulta evidente dal fatto che il più delle volte si ritrova attorniata più che da amiche con le quali condividere e confrontare pensieri, idee e sentimenti, da sedicenti “amici” pronti a puntellare e sorreggere ogni suo bisogno di conferme.

Questa condizione anche se in parte gratificante, concorre ad alimentare sentimenti di inadeguatezza specialmente quando nonostante i suoi sforzi per mettersi in evidenza, ella non riesce ad attrarre a sé proprio quelle persone che considera più interessanti, così diverse dagli incensanti e noiosi corteggiatori di cui si circonda.
E come al solito, i sentimenti di inettitudine generano una rabbia, una collera, che di tanto in tanto esplode traducendosi in gesti stizziti e distruttivi.
Diversamente da coloro che meno dotate esteticamente, sono 'costrette' a emergere sviluppando altre doti e abilità nel campo dei rapporti umani, dell'amicizia e a volte del difficile confronto tra idee contrastanti per far breccia nel campo 'visivo' altrui, la bella ragazza trova sempre, per usare un'espressione colloquiale, la 'pappa pronta'.

Non proprio.

Non è per niente vero che per lei sia tutto facile.
Per quanto nella nostra società la bellezza femminile apra alcune porte, forse le più banali e scontate, è anche giusto riconoscere che ne chiude anche di altrettante significative.
Per esempio è comune l’idea (a volte fondata) che una bella ragazza ottenga promozioni e riconoscimenti non per particolari meriti ma perché qualcuno tenta di ingraziarsela.
E non è bello essere oggetto di pregiudizio.
Anche le belle ragazze soffrono.

Uno dei momenti più difficili nella vita di una bella ragazza è quando, passati gli anni della spensieratezza, inizia a chiedersi quale è il suo reale peso nel mondo ovvero quando realizza che le sviolinate non sono ciò di cui ha realmente bisogno; nell'attimo in cui mette in discussione le cose che ha conseguito, chiedendosi che cosa ha fatto di speciale per ottenerle, domandandosi se il suo valore come persona corrisponde alla rilevanza dei complimenti gratuiti che è ormai abituata ad accettare come verità tranquillizzanti e da non discutere.
E' in quel momento, al sicuro nella sua torre d'avorio, circondata da cortigiani più o meno sinceri, che la bella ragazza per la prima volta accarezza l'idea di liberarsi di questa condizione che la eleva e la protegge rispetto agli altri ma che è egualmente limitante, più significativamente definibile come 'soffocante'.

Una bella ragazza, che abbia anche solo un minimo di capacità riflessiva, reagisce così in modo più o meno consapevole attuando espedienti abbastanza standard: belle ragazze che si infervorano nell'esprimere forti opinioni (ancora una volta attirandosi le antipatie delle altre indispettite dal fatto che una, oltre a essere di bella presenza ha anche delle idee), belle ragazze che sfoggiano giudizi freddi e inappellabili praticamente su ogni campo dello scibile umano tentando di dimostrare ciò che nessuno, se non loro stesse, ha mai messo in dubbio: ovvero che hanno un cervello; infine, belle ragazze che attendono il momento giusto per dire la cosa giusta nel modo giusto le quali sono lì, tese e silenziose ad aspettare un momento astratto, che non esiste e che non arriverà mai.
La questione in realtà riguarda tutti, ragazzi e ragazze: l'eccellere, il distinguersi per qualche motivo rispetto alla media genera da un lato ammirazione, dall'altro invidia e competizione.
Spiccare nei più svariati campi, fisico, lavorativo, economico, estetico e/o intellettuale solo per citarne alcuni, significa andare a stuzzicare la curiosità di qualcuno e l'insicurezza di qualcun altro.

Complimenti e cattiverie. Nascono nello stesso modo.
Essere consapevoli di ciò è il primo passo per non esserne travolti, dagli uni come dalle altre.

La Bellezza attrae, è un fatto innegabile.
La Grazia affascina.
Perché viene da dentro.

lunedì 17 novembre 2008

Le regole dell'attrazione


Foto tratta da Wikipedia

Intrattenersi a parlare dei massimi sistemi è una delle occupazioni  di questo blog dove si scrive di Tutto per arrivare al Nulla dopo esser transitati per il vacuo Ovvio. 

Ecco perchè posso benissimo iniziare affermando che 'i corpi si attraggono'.
Lo dice la legge di gravitazione universale e non ci si può far niente, persino manifestare o scioperare contro il governo sarebbe inutile.
Proseguendo nel delirio e, come sostengono illuminati amici non avendo null'altro da fare, supponiamo per un attimo che i corpi in questione siano dotati di un'intelligenza senziente.
Se così fosse, essi formulerebbero pensieri, avrebbero delle idee, proverebbero dei sentimenti.
Tuttavia, anche se sospesi nell'infinito spazio siderale, essi non si sentirebbero realmente liberi.
Non potendo sfuggire alle regole dell'attrazione continuerebbero a subire (e a esercitare) una forza attrattiva proporzionale alla loro massa.
Essendo dotati di ragione potrebbero però avere delle opinioni sui corpi che attraggono o da cui sono attratti.
Mettiamo il caso che realizzassero che il corpo che li attrae non fa per loro.
Che anche se ne sono irresistibilmente avvinti non è il caso, almeno per il momento, di lasciarsi trasportare qui e là come secche foglie al vento.
E' vero non si può sfuggire alle regole dell'attrazione, in realtà come potrebbero, poveri, resistere a una così implacabile legge della natura?
Niente, dovrebbero rassegnarsi.
E così, loro malgrado, continuerebbero a orbitare immancabilmente attorno al corpo che li attrae. 
Sì, ma cercando di guardare da un'altra parte.

Ah! L'astronomia, l'astronomia...

mercoledì 12 novembre 2008

Nobel per la pace a Cristina D'Avena


A guardare la TV per bambini di oggi sembra impossibile che vi sia stato spazio, un tempo, per cartoni animati capaci di trasferire messaggi significativi anche soltanto attraverso una semplice sigla musicale.

E' vero, manca l'urlo rivoluzionario di un cantante che si scaglia contro l'ingiustizia sociale. 
Nel videoclip non compaiono scene di cruda violenza a sfondo razziale.
Dopo la pubblicazione, nessuna conferenza stampa a favore dei diritti umani.

E' la semplice sigla di un cartone animato di cui nessuno ricorda più  neanche il titolo.
Forse ci si è dimenticati che si possono dire cose importanti anche senza  passare dagli sguardi imbronciati e seriosi di rockstar decadenti e politici di alto rango.
Sarebbe una bella cosa se il candore della semplicità scuotesse le coscienze molto più della quotidiana dose di atrocità che ci viene somministrata ogni giorno dai media.

mercoledì 5 novembre 2008

Buongiorno #5


Buongiorno al nuovo presidente degli Stati Uniti Obama.
"Yes we can!"
But we want? 
Ehi Mr. President, a questo ci avevi pensato?

A chi preferisce il punto interrogativo a quello esclamativo, a chi usa gli aggettivi senza abusare dei superlativi assoluti.
A chi rifugge il centro dell'attenzione anche se per doti, talento  e/o aspetto fisico potrebbe fare il pieno di lusinghe. 
A chi chiede senza pretendere un sì; a chi si scusa, perchè sa che a turno tutti prima o poi si trovano dalla parte del torto.
Buongiorno alle persone migliori che conosco.

Buongiorno a chi considera la politica storia del presente.
A chi la osserva per capire in che mondo viviamo, a chi è consapevole che schierandosi, da osservatore diventerebbe protagonista.
E il protagonista di una vicenda è l'ultima persona alla quale affidarsi per ricevere un parere neutrale. 

Buongiorno a chi conosce quella parola di 17 lettere che si dice sempre sconsideratamente.

Buongiorno a te che ti senti stordito, confuso, interdetto e nauseato da questa vita.
Ecco bravo, forse non cambierà molto ma comincia a posare la bottiglia di grappa a terra, tanto è vuota.

Buongiorno a chi non sapeva che l'International Earth Rotation Service ha disposto che in tutte le scale di tempo universale coordinato (Coordinated Universal Time UTC), e pertanto anche nella scala nazionale UTC(IT) e nei segnali ad essa associati, venga aggiunto un secondo intercalare nell’ultimo minuto UTC del 31 dicembre 2008. 
Dopo tale evento tutte le scale di tempo UTC risulteranno pertanto in ritardo di 34 secondi rispetto alla scala di Tempo Atomico Internazionale (TAI) su cui è basata la definizione del secondo nel Sistema Internazionale (SI).  
Tagliamo corto, abbiamo guadagnato un secondo.
Non è molto ma lo si apprezza per quel che rappresenta: una scheggia d'eternità.

lunedì 3 novembre 2008

Scoop #1c




La notizia è di oggi.
Paris Hilton si è sfogata: "Gli uomini mi hanno sempre usata: o per il denaro o per il sesso", ha detto l'ereditiera a News of the World  
LA STAMPA 03/11/2008

Un bambino di 5 anni lì presente le si è avvicinato minaccioso e, vistosamente infastidito, le ha sibilato: "Ma quand'è che cresci?".

Scoop #1b




La notizia è di oggi.
Paris Hilton si è sfogata: "Gli uomini mi hanno sempre usata: o per il denaro o per il sesso", ha detto l'ereditiera a News of the World
LA STAMPA 03/11/2008

La notizia è che Paris Hilton se n'è accorta

Scoop #1a



La notizia è di oggi.
Paris Hilton si è sfogata: "Gli uomini mi hanno sempre usata: o per il denaro o per il sesso", ha detto l'ereditiera a News of the World
LA STAMPA 03/11/2008

Paris Hilton ha smentito di essere stata usata per il denaro.

Scoop #1



La notizia è di oggi.
Paris Hilton si è sfogata: "Gli uomini mi hanno sempre usata: o per il denaro o per il sesso", ha detto l'ereditiera a News of the World
LA STAMPA 03/11/2008

E la notizia?