Buongiorno a chi ha scoperto che qualsiasi sofferenza ha un senso dal momento che insegna qualcosa.
Pensarla diversamente induce frustrazione, la frustrazione logora e quando ci si è consumati, l'abisso nel quale si cade prende il nome di depressione. E a quelle profondità dire 'buongiorno' è il non-senso.
Buongiorno a chi per sua forma mentis, davanti a una situazione difficile o inaspettata, esordisce istintivamente con l'ossessivo 'non ce la posso fare'. E poi ce la fa. In un modo o nell'altro ce la fa. :)
Buongiorno a un ragazzo coraggioso: 'gli unici momenti in cui hai paura sono quelli in cui sei felice'.
Hai ragione, la tristezza a suo modo dà stabilità.
Quindi 'Buongiorno Tristezza', in attesa e nella speranza di un più definitivo 'addio'.
Buongiorno a te che sei fradicio sotto la pioggia senza ombrello. Tieni, 'non può piovere per sempre' è per te.
Buongiorno a chi non sceglie la via più comoda, 'la strada più impervia è sempre la più sacra'.
Bene, ma non ti lamentare se a volte ti senti solo, la strada più impervia è anche la meno trafficata.
Buongiorno a quelle persone che ti vedono sempre e non ti chiedono mai 'come stai?'.
Non sono poche.
Stiamo calmi, non ce l'hanno con te e non ti evitano: semplicemente, nel caso di una tua risposta sincera, non saprebbero come continuare la conversazione.
Dunque, stanno sempre peggio loro.
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