lunedì 20 agosto 2012

Bogoroditse


Le Pussy Riot durante un’udienza del processo. 30 luglio. Aleshkovsky Mitya (Itar-Tass/Corbis)

Nadezhda Tolokonnikova (22 anni), Yekaterina Samutsevich (30 anni), Maria Alyokhina (24 anni) sono tre componenti del collettivo punk "Pussy Riot", al centro dei riflettori internazionali a causa della recente condanna in seguito alla "preghiera" punk recitata in una delle più importanti chiese ortodosse russe.

Ecco un estratto della loro canzone/"preghiera" (fonte: il loro stesso blog):
(Coro)
Madre di Dio, Vergine, diventa femminista.
Diventa femminista, diventa femminista. (1)
Inni in chiesa per leader marci, una crociata di nere limousine.
Il prete viene oggi nella tua scuola. Vai in classe, portagli il denaro.
Il Patriarca crede in Putin. Quel cane dovrebbe piuttosto credere in Dio. (2)
La cintura della Vergine Maria non impedisce le manifestazioni.
La Vergine Maria e' con noi manifestanti.
 
(Coro)
Madre di Dio, Vergine, caccia via Putin.
Caccia via Putin! caccia via Putin!

(1) Anche fosse davvero la madre di Dio, quella donna a cui è rivolta la preghiera delle ragazze punk lo era senz'altro femminista, perché prima accettò un "incarico" che poteva comportare la condanna della comunità: infatti la Legge di quella comunità richiedeva la lapidazione per una ragazza che si sposava senza essere vergine, a proposito di "pussy". Poi, a cinquant'anni suonati, fu disposta ad abbandonare l'intera comunità con la sua religione, per abbracciarne un'altra, peraltro rischiosa e invisa al potere politico.

(2) Circa il potere, appunto, l'unico vero insulto (o "incitamento all'odio") della canzone è l'epiteto "cane" rivolto al Patriarca, e indirettamente a Putin, il leader che (ri)vinse le elezioni nel 2011 e che secondo molti russi ottenne la vittoria manipolando i voti. È vero: due anni di reclusione per questo insulto sono forse troppi e per coglierne il senso della dismisura basti accostarlo qui da noi con l'epiteto "pirla" rivolto dal Governatore lombardo Formigoni all'indirizzo di un capogruppo di altro partito. Il Governatore si auto assolse e la notizia passò in sordina, perché a Milano non è reato in base ad una precedente sentenza - "è evocativo.." - disse lui. Però sul senso della frase in se' delle punk che non sanno abbinare i colori non ci vedo niente di male, anche perché la deriva fondamentalista che ha preso la Russia ortodossa post Perestrojka ha poco a che fare con Dio e ricorda molto la Maria "femminista" della Bibbia.

Se quella Maria abitasse oggi in Russia, infatti, e volesse abbracciare una fede (magari cristiana) diversa da quella agganciata al Potere, subirebbe maltrattamenti oltraggi e imprigionamenti. Come è accaduto e accade a molti uomini e donne proprio oggi in Russia. E non soltanto a tre ragazze insieme femministe e proletarie, dai toni sgargianti e volgari, tanto adatti ai riflettori di questo Occidente.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao,
Come stai?
Ti salutano affettuosamente gli Zebelloni (Davide, la moglie di cui non ricordo il nome e Federica).
Lidia

ilbiesta444 ha detto...

mario chi è lidia ? mariooooooo

ilbiesta444 ha detto...
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