Sei ancora qui. E non te l'aspettavi.
Alzarsi sempre entro il decimo secondo è un ormai un riflesso condizionato, ti viene spontaneo come respirare.
Gocce di sangue e sudore che nessuno vede rigano il tuo viso, segnato e fiero in una smorfia di dolore che non cerca compassione.
Vuole rispetto. Nient'altro.
Ma sei ancora qui. E non te l'aspettavi.
Vincere o perdere è una semplificazione imperdonabile, tu ambisci a una cosa sola: rimanere in piedi, con lo sguardo rivolto in avanti e il cuore che batte lento.
Il tuo è l'animo indomito di chi ha scelto di non atteggiarsi a vittima, neanche per un solo istante.
Sei ancora qui. E non vorresti essere in nessun altro posto.
mercoledì 2 gennaio 2008
Entro il decimo secondo
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