venerdì 11 gennaio 2008

Fate il vostro gioco


Immagine da http://www.vision.org/

Una stanza buia e ampia della quale non è possibile individuare le pareti.
Attorno a un lungo tavolo di legno massiccio dalle estremità arrotondate si gioca una partita di poker carica di tensione.
Due lampade sospese illuminano di una luce brillante il tappeto verde sul quale fanno la loro comparsa carte da gioco pronuncianti verdetti inappellabili.

Tre uomini in smoking e tre donne avvolte in eleganti vestiti da sera siedono composti, immersi nella penombra l'uno accanto all'altra.
In questo luogo in cui il tempo sembra rallentare il suo inarrrestabile incedere la cura prestata ai dettagli è evidente espressione della delicatezza del momento.
Occhi si scrutano con sguardo penetrante nel silenzio rotto ciclicamente dalle parole atone del croupier e dallo strofinio acuto delle fiche che migrano da una zona all'altra del tavolo a seconda di chi vince o di chi perde.

I gesti, gli sguardi, il linguaggio del corpo, la vera sfida sta nell'interpretazione di un alfabeto antico e misterioso, costituito da lettere e numeri che non si possono scrivere, si possono soltanto leggere.

Chi si trova qui, intorno a questo tavolo in questo momento ha accettato di misurarsi con il caso, con la Probabilità, con le Possibilità e con lo spettro dell'Insuccesso in presenza di una figura in divisa che riesce ad essere maledettamente imperturbabile e che continua a incalzare i giocatori dicendo:

"Signori, fate il vostro gioco".

3 commenti:

Andrea ha detto...

"fiche" si legge "fish", mi raccomando

Anonimo ha detto...

Se vogliamo proprio essere pignoli (e in fondo lo siamo...) dato che il genere è femminile e il numero è plurale la parola diventa "fiches".
Cmq...bravo...bella descrizione di un'intensa situazione...

Anonimo ha detto...

In seguito ad un'aperta discussione sull'accettabilità dell'immissione in un brano italiano di parole straniere al singolare, ritratto la puntualizzazione.