Relativity, di Maurits Cornelis Escher, 1953
In rete non si parla d'altro: il DDL approvato il 12 ottobre in materia di editoria online. Secondo alcuni il disegno di legge obbligherebbe tutti quelli che hanno anche solo un personalissimo e inutile blog (come il nostro), in cui si parla della vicina antipatica o di quando si potevano tenere aperte le porte di casa, ad iscriversi in un registro nazionale simile a quello della carta stampata, con notevole dispendio di tempo e soldi. Senza parlare dei problemi connessi all'eventuale controllo dei poteri forti sulle libere espressioni. Secondo altri, invece, si tratterebbe di un procedimento gratuito e che quasi sicuramente non coinvolgerebbe neppure i blog.
Non voglio entrare nella polemica, anche perché non sarei in grado di sostenerla. Posso tuttavia segnalare alcuni pareri tanto contrastanti quanto condivisibili (?!):
Il mitico ma manicheo Grillo per cui tutto è bianco, oppure nero.
La provocatoria ma discutibile Gabriella di Macchianera.
Il più serio e pacato di tutti, a dispetto del suo cognome: Attivissimo.
Infine, l'opinione umile e chiara di Guido Scorza.
Al di là della polemica comunque, ci sono due elementi che appaiano chiari in questa vicenda.
Primo. La crisi dell'editoria tradizionale è profonda: sempre più persone (soprattutto giovani) si informano attraverso Internet (blog e contro-informazione) e comunque non comprando gli storici quotidiani nazionali. Anche perché la qualità dei quotidiani italiani lascia sempre più a desiderare: quasi tutti schierati da qualche parte nel teatrino della politica italiana, al posto di dare le notizie, le fanno.
Secondo. L'incompetenza e il divario generazionale fra chi governa e chi è governato è sconcertante. Persone che non hanno mai nemmeno acceso un computer, scrivono (spesso con dei beceri copia-incolla) leggi che cercano di regolamentarne aspetti rilevanti. Sarà che hanno paura? Paura di perdere il potere? Paura dei blogger come Grillo che raccolgono più consensi nelle autostrade del bit, che in una manifestazione di piazza?
Samuel
martedì 23 ottobre 2007
Le autostrade del bit
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